Sono comunque, sempre una combattente!


Scrivo oggi, con la felicità di tornare a camminare, con la gioia del riavere la possibilità di fare una cosa semplice, forse, per alcuni scontata.
Come dargli torto, del resto abbiamo imparato a camminare sin da piccoli e da allora reggersi sulle proprie gambe diventa un automatico gesto per raggiungere mete, luoghi e destinazioni.
Nel mio caso la vita, benedetta vita, ha avuto la favolosa intuizione di porre sul percorso un ostacolo con cui fare i conti, senza scampo, senza prevviso, nel più crudo e semplice dei modi, facendomi cadere!
Quando durante la tua corsa, proprio nel mentre della più bella delle sensazioni di potenza, forza e controllo, cadi in un immobilismo che paralizza capisci che nulla è scontato, neanche mettere un passo sicuro dietro l'altro e tanto meno decidere di andare libera da sostegni verso dove si vuole.
Da Febbraio ho sperimentato il letto, le ruote, le stampelle, ma in ogni singolo momento, in ogni istante, non ho smesso di lottare, per quanto dura e deprimente, per quanto insensato e poco facile da comprendere, per quanto non sappia cosa mi attende...ORA sono qui...nuovamente in piedi, ed almeno per oggi nulla è più importante!
Per quanto paradossale, in momenti come questo, senti di ringraziare anche del dolore, della fatica, per l'occasione che ho di sperimentare nuovi limiti e nuove risorse, per la presenza amorevole di tutti i compagni di viaggio che continuano a camminarmi accanto, in un simbolico (alle volte neanche troppo!!) offrirti un braccio per appoggiarti, andando avanti insieme.
Sì, è vero, oggi miei muscoli non sono ancora forti come prima, ma quante cose ho imparato?
E soprattutto, quante cose ancora potrò imparare? 
Chissà, forse il segreto è in questa innata voglia di combattere per difendere la vita che tutti abbiamo, nessuno escluso, in fin dei conti siamo tutti un po' combattenti!

 
 

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